scampoli

14. Quello che si cerca…

Settembre 2021. Nel corso delle numerose ed estemporanee serate trascorse insieme nel piccolo salotto di casa Leydi, Roberto più di una volta fece cenno al fatto che «si trova quello che si cerca». Non è ovviamente una regola, né assoluta né valida sempre e per tutti, ma il fenomeno trova spazio nella vita reale.

Roberto si riferiva alla sua esperienza personale. Quando era impegnato nel lavoro per I Dischi del Sole – casa discografica apertamente di sinistra – la ricerca era rivolta al repertorio del canto sociale, protestatario e anarchico della classi subalterne. Ne era nata la convinzione che l’aspetto strumentale in Italia non esistesse più. Passato a condurre e guidare ricerche, anche in prima persona, per la collana Albatros, di intento dichiaratamente antropologico, lo stesso Roberto aveva scoperto («si trova quello che si cerca») che nel nostro Paese era ancora presente e attivo un ricco repertorio strumentale (zampogna, organetto, piffero, launeddas, violino, chitarra battente, flauto diritto…).

Lo stesso fenomeno di “involontaria omissione” si ha oggi nell’ambito della pandemia Covid. Chi è contrario alla vaccinazione elenca decine di casi, tragici fino al decesso, come conseguenza dell’inoculazione dell’antivirus; chi è favorevole elenca altrettanti casi di salvifica inoculazione, accompagnata al massimo da quasi inavvertiti e transitori effetti collaterali (leggero rialzo febbrile, dolore al braccio, senso di spossatezza…). Vengono così a crearsi dannosi clusters di segno opposto, che possono portare all’odio sociale o addirittura nei confronti di una singola persona.

Quella che manca è una voce assolutamente scientifica, univoca e attendibile oltre ogni dubbio, che rispettando tutti i crismi dell’ufficialità dica con assoluta chiarezza quale sia la situazione reale. Con le sue cause, i suoi effetti positivi e quelli negativi, senza fare sconti a nessuno né dare adito a retropensieri o alla presenza di non comprovate macchinazioni, sia pure di segno opposto. Il caos in cui oggi veleggia la “situazione Covid” certo non aiuta lo spaesato cittadino, preda di una comunicazione a dir poco affastellata, incoerente e occasionale. Molta politica di basso profilo in chiave elettorale cerca di trarne vantaggio, e così pure l’industria coinvolta in questo allarmistico stato delle cose. L’editoria fa da cassa di risonanza.

In attesa di una terapia sicura e provata nel segno della certezza scientifica, la vaccinazione va consigliata, tenendo però assolutamente in conto l’esenzione per “giusta e documentata causa”. In ogni caso, un ruolo importante possono svolgerlo le cure domiciliari (anche in prospettiva preventiva) affidate al medico curante.

N.B. Questa è una riflessione da parte di una persona che non è addetta ai lavori ma un semplice osservatore del fenomeno.

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