Sabato 27 maggio 2017 – Ho messo sul piatto del giradischi un Lp del 1976. La registrazione in studio l’avevo curata io, stando dietro il grande vetro (il cosiddetto “acquario”) a fianco del tecnico. Dall’altra parte, nella sala foderata da lana di roccia per evitare echi e rifrazioni, agivano i miei amici. Cantavano e suonavano, ora con foga ora con cullante malinconia. Riascoltare le loro voci mi fa “vedere” con fotografica e spietata precisione i loro volti, e non solo quelli: gli atteggiamenti, lo spirito, i caratteri, le risate, le battute, gli slanci, le speranze, la consapevolezza, le illusioni. Oggi tre non ci sono più e gli altri si sono dispersi in lontani e irrecuperabili orizzonti. Più di quarant’anni sono passati.
18b Dietro il vetro
16
Set